Tutta colpa della luna, il nuovo giallo di Carlo Sorgia

Tutta colpa della luna, il nuovo giallo di Carlo Sorgia

Tutta colpa della luna
di Carlo Sorgia (LFA Publisher, 2018, pagg.80)

Chi è Carlo Sorgia

Carlo Sorgia nasce a Cagliari, classe 1949.

“Sono stato dirigente in una banca estera a Milano, ho svolto compiti consulenziali fino a dieci anni fa e ora felicemente in pensione e nonno di quattro nipotini. Mi interessa e pratico la pittura, teatro, la poesia e la narrativa, la fotografia. Sono attratto dal giardinaggio e dalla cucina dai sapori intensi e schietti. ” ci dice.

 

Attratto da qualsiasi forma di creatività, nessuna esclusa, da alcuni anni si dedica a tempo pieno alla scrittura che completa la sua voglia di espressione insieme alla pittura.

 

A Cavallo della Vita, Malia mi assale, Oltre la vetrata, Dove il sole incontra il mare, Delitto a Bosa e Mentre l’anima vibra sono alcune

Premio Letterario Milano International 2018

delle sue pubblicazioni con le quali ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti.

 

Ama anche la poesia, ne ha scritte oltre 800, più alcune sillogi, e fa parte di commissioni letterarie in qualità di giurato.

 

Chi volesse saperne di più può visitare il suo Blog

Di cosa parla Tutta colpa della luna

Come il romanzo Delitto a Bosa, l’autore ancora una volta sceglie questa deliziosa località sarda come teatro per ambientare la sua nuova storia.

La vicenda prende l’avvio da un terribile fatto: un ragazzino di sedici anni viene ritrovato per terra, davanti ad una discoteca, il respiro flebile che pare sul punto di cessare da un momento all’altro. Partono subito i soccorsi, mentre la giovane fidanzata Francesca si dispera per quello che è accaduto e potrebbe ancora accadere. Probabilmente un mix di alcol e droghe lo hanno ridotto in questo stato.

“È disperata Francesca. Vorrebbe addormentarsi per accorgersi, al risveglio, che si è trattato solo di un brutto sogno, ma purtroppo è tutto maledettamente vero. Tra un pianto e l’altro, racconta al padre che il suo fidanzato era arrivato in discoteca munito di due pasticche. “Poi alcol, tanto alcol, superalcolici e infine la tragedia. Ho osservato i suoi occhi che guardavano fissi senza vedere e senza anima. Infine ha perso del tutto i sensi diventando rigido e gelato”.

Nieddu, comandante della locale stazione dei Carabinieri e padre di Francesca, è costretto ad avvertire il maresciallo dei carabinieri Lo Cascio che lo coordina da Macomer.

I due, colleghi ed amici di vecchia data, si ritrovano così ad indagare su una vicenda che nasconde molto di più di quello che sembra.

Il casuale incontro di Nieuddu con l’anziano pescatore soprannominato “la vedetta della piazza”, apre infatti nuovi scenari: purtroppo  l’uomo pagherà caramente le confidenze fatte.

“Comandante state attento agli uomini che vengono dal mare. Seguono strade antiche che calpestarono i soldati della Croce”.

In mezzo a tutto questo, appare Claudia: la venticinquenne aiutante di Lo Cascio. Nonostante lui sia sposato e lei, per età, possa essere sua figlia, fra loro nasce subito una forte attrazione e una grande intesa. Riusciranno a arginare questo sentimento oppure cederanno agli impulsi del cuore?

E mentre la storia si dipana fra criminalità organizzata, persone senza scrupoli, antiche storie legate ai Templari e vicende personali, la luna dall’alto continua ad indicare vie e illuminare misteri, ma soprattutto a mantenere il suo lato oscuro e segreto.

Cosa ne penso

Tutta colpa della luna, fin dalle prime pagine, calamita il lettore incollandolo alla storia e trasportandolo nella suggestiva terra di Sardegna.

E’ questo il palcoscenico dove si muovono i protagonisti che si trovano ad affrontare un’intricata rete criminale/malavitosa finalizzata al traffico di stupefacenti.

 

In questa storia in bilico fra un giallo e un poliziesco, l’elemento fondamentale è senza dubbio la soluzione di una intricata indagine la cui natura è tale da suscitare la nostra curiosità (ripagata alla fine), ma questa parte non si prende tutta la scena.

 

La trama infatti rispetta i canoni classici del giallo, ma strizza l’occhio a leggende e credenze popolari, alimentando la nostra fantasia e aggiungendo fascino e mistero alla vicenda. Il mito intramontabile dei Templari, passaggi segreti, sotterranei, storie di passioni e gelosie che si tramandano oralmente da generazioni, sono gli ingredienti ben mixati che danno un valore aggiunto alla vicenda.

 

Un’opera riuscita con personaggi profondi, delineati con cura e descritti con precisione, soprattutto nei loro moti interiori.

 

Carlo Sorgia si destreggia con intelligenza, senza mai eccedere nelle descrizioni e nei dettagli inutili, facendoci affezionare ai protagonisti dei quali ci sentiamo subito amici e colleghi. Anche le loro debolezze e indecisioni non fanno altro che aumentare la nostra simpatia nei loro confronti e l’empatia verso la storia.

 

Plot ben costruito, scrittura scorrevole e lessico semplice, oltre che un’accurata indagine psicologica: sono i punti di forza di questa piacevole storia, illuminata dalla luce misteriosa, e talvolta inquietante, della luna.

 

Uno scrittore dall’indubbio talento, una lettura consigliata a chi non si accontenta di un semplice giallo, ma ama le storie calate nella storia.

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