Vento dall’est il nuovo romanzo di Chiara Albertini
CHI E’ CHIARA ALBERTINI
L’autrice è già stata ospite del Blog con il suo bel romanzo d’esordio Nel cuore di una donna e quindi è già nota ai nostri lettori, ma preferisco dire nuovamente due parole su di lei per coloro che ancora non la conoscono.
Si è laureata in Lingue e Letterature Straniere con tesi in Lingua e letteratura inglese dal titolo Il Medioevo in giallo nella narrativa di Ellis Peters, amata e famosa scrittrice inglese del XX secolo Ellis Peters, un saggio che rimane il primo e unico lavoro in ambito italiano sull’argomento.
Innamorata di questo periodo storico, su cui ha condotto studi al limite del poliziesco, ha all’attivo il PremioCarver/2012 e un secondo posto al Premio Franzkafkaitalia/2012. Chiara Albertini, che nella vita si occupa di turismo-immobiliare, ha anche conseguito un diploma in Tecniche di redazione: editing, correzione di bozze. Dalla carta al web.
DI COSA PARLA IL LIBRO
Una ragazza che non vuole più vivere ed una che, invece, lo fa con un macigno sul cuore. Un uomo che conduce un’esistenza raminga per espiare la sua colpa…
Spiegare di che cosa parla Vento dall’est, secondo romanzo dell’autrice (Self publishing, 150 pagg), non è facile, perché si rischia di “svelare” troppo della storia che oscilla, come foglia sotto il vento, tra presente e passato, reale e onirico, avverabile e improbabile.
COSA NE PENSO
“I verdi fili d’erba le accarezzavano le gambe nude. Lei li sentiva. Sentiva sulla sua pelle il fresco della rugiada. E sentiva il vento. In quella folle, ostinata corsa, lo sentiva. Lo sentiva sul suo volto, lo sentiva insinuarsi fra i capelli, lo sentiva mentre con forza premeva sul suo corpo il sottile tessuto di cotone di quel vestito tanto amato. Un ricordo di sua madre. Ma soprattutto, lo sentiva dentro di lei. Correva sola, a perdifiato, in quell’ampia distesa verde. Andava incontro al vento. Al suo destino. Sì, perché ora lei sapeva qual era il suo destino. Sapeva cosa doveva farne, della sua vita…”
Come vi sarete accorti, fin dalle prime battute, emergono con prepotenza sentimenti di solitudine, dolore e malinconia. Il vento, che sia irlandese londinese o di qualsiasi altra parte del mondo, accompagna come fosse una colonna sonora, e a tratti un vero e proprio protagonista, lo svilupparsi della storia.
Anche per questo trovo il titolo azzeccato e, per certi versi, quasi evocativo. La scrittura è asciutta e scorrevole, ricchi e ben impostati i dialoghi. Chiara Albertini ha costruito una vicenda realistica dove i protagonisti sono ritratti nella loro nudità interiore senza compiacimenti letterari e per questo riescono a coinvolgere totalmente il lettore che è costretto a fare i conti con se stesso e le proprie debolezze.
Destini che si incrociano percorrendo vie sorprendenti, incontri sognati e mai sperati che si realizzano, anime che si cercano legate dai fili invisibili, ma potentissimi, del sangue.
Ecco, questo è un libro che pur non risparmiando nulla a chi legge, riesce a commuovere, rimane nel cuore, perché di fronte ai sentimenti nessuno di noi riesce a resistere.
Una storia lieve ma istruttiva, colma di malinconia, ma mai angosciosa che dimostra quanto Chiara Albertini si stia specializzando nel maneggiare con tatto e maestria, quel materiale delicato e pulsante che è il cure umano.
Potrete trovare qui il booktrailer