‘Sine cura. Trasformare il rischio in opportunità’: parla l’autore Giagni
Sine cura. Trasformare il rischio in opportunità
di Gianluca Giagni
(2024, VivereIn)
Chi è Gianluca Giagni
Classe ’73, è un ingegnere laureato al Politecnico di Bari. Si occupa di sicurezza sul lavoro e di cantieri mobili e temporanei dal 2002 e oggi ricopre il ruolo di professore presso le facoltà di Ingegneria dell’Università di Brescia e dell’Università Politecnica delle Marche.
È membro del Gruppo di Lavoro Sicurezza del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, dove coordina il progetto La sicurezza a partire dai banchi di scuola, da lui ideato nel 2019, mirato a promuovere la cultura della sicurezza nei contesti educativi.
Attualmente è Consigliere Segretario dell’Ordine degli Ingegneri di Bari e componente del gruppo di lavoro Parchi Giochi del Comitato Tecnico UNI.
La sua carriera di scrittore ha avuto inizio nel 2015 con la pubblicazione del volume Pericolosamente sicuri, seguito da Pericolosamente più sicuri nel 2016 e Pericolosamente suppergiù sicuri nel 2017; opere che fanno parte di un ambizioso progetto editoriale ancora in fase di sviluppo. Nel 2021, ha pubblicato Badao: Ogni parola ha un perché, un romanzo tematico che intreccia le tradizioni di un paese lontano con i profondi significati delle parole, offrendo al lettore un’affascinante visione del mondo.
Nel 2017 è stato relatore al Forum Internazionale della Sicurezza e della Salute di Torino ed ha partecipato in qualità di esperto della materia sicurezza alla trasmissione tv DiMartedì su La7.
Di cosa parla il libro
La sicurezza è un concetto che va oltre leggi e tecniche. È un valore sottile, un’ombra silenziosa che ci avvolge, presente in ogni angolo della nostra vita quotidiana: dalla casa al lavoro, dalla scuola ai momenti di svago. Ma cosa significa veramente sentirsi al sicuro nel nostro mondo sempre più complesso e imprevedibile?
Nonostante gli sforzi volti a rendere le normative più rigorose, gli incidenti sul lavoro continuano a narrare una storia inquietante. Perché, nonostante le leggi siano cambiate, sembriamo ancora danzare sul filo del rischio? Quali segreti si celano dietro questa apparente stabilità che ci lascia perplessi e inquieti? E se la vera risposta fosse nascosta non nelle norme, ma nelle nostre abitudini quotidiane e nei nostri comportamenti?
Quando inizia il suo percorso editoriale?
“Circa nove anni fa – spiega Giagni. Scrivere e pubblicare libri su temi centrali come la sicurezza e la gestione del rischio va ben oltre un’attività professionale; è un’opportunità concreta per contribuire a una conversazione più ampia e significativa sul nostro benessere collettivo. In questo senso, il mio ultimo libro funge da punto di incontro tra tre argomenti distinti, unendoli.
Anche i ‘tecnicismi’ possono essere spiegati?
Sono profondamente motivato a esaminare e spiegare argomenti tecnici che spesso vengono percepiti come astratti o inaccessibili. La sicurezza è una questione universale che ci riguarda tutti, indipendentemente dalle nostre esperienze personali o dalla formazione. È fondamentale che il pubblico non solo comprenda questi temi, ma riesca anche a integrarli nella propria vita quotidiana.
Leggendo i suoi lavori, emerge la sua grande professionalità e competenza in relazione al tema trattato, fino a poco tempo fa anche non molto sentito…Considera questa attività come una missione?
Sì. In questo contesto, la mia missione si concretizza nel rendere la sicurezza una parte naturale della nostra esistenza, trasformando un concetto spesso temuto in un elemento attivo e positivo delle nostre vite. Voglio ispirare un cambiamento culturale che porti a una maggiore consapevolezza e responsabilità collettiva nei confronti della sicurezza.
In sintesi, considerare il tema in modo alternativo alla legge significa abbracciare una visione più ampia e inclusiva, in cui l’educazione, l’interazione sociale e la responsabilità condivisa giocano ruolo fondamentale nel promuovere una cultura della sicurezza efficace e duratura.
Intervista a cura di Francesca Ghezzani, giornalista e addetta stampa.