Sottovoce, la silloge di Tiziana Sartorati
Chi è
Tiziana Sartorati (nella foto a sinistra) è nata a Padova ed ha alle spalle un passato lavorativo da segretaria presso liberi professionisti.
Personaggio eclettico e sicuramente interessante, ha seguito per un po’ di tempo un corso di paracadutismo, ma poi un atterraggio non proprio perfetto e una crisi di panico le hanno fatto cambiare idea.
Appassionata di musica, sferruzza ogni tanto, viaggia quando può ma, più di tutto, ama scrivere.
Il suo esordio in narrativa è del 2011 con una raccolta di racconti dal titolo “Emma e le altre” (Albatros edizioni) che ha raccolto un buon successo tanto da salire sul podio al premio letterario Insieme nel mondo 2012.
Da allora non ha più smesso. Nel 2014 è uscito il romanzo “E sono tuo padre” (Editoriale programma) con il quale ha ricevuto numerosi riconoscimenti. E’ seguito il racconto “Le colleghe Carolina e Miranda” che è stato inserito nella Biblioteca del Messaggero – Donne che fanno testo e “Il cadavere elegante”.
Nonostante gli ottimi risultati raggiunti nella narrativa, un’irrequietezza intima l’ha portata successivamente ad esplorare un settore della scrittura che riteneva di non amare: la poesia. Si è messa così alla prova prima con singoli componimenti che hanno ottenuto subito successo di critica e pubblico, poi con la silloge “Sottovoce” che si aggiudicata il secondo premio al Concorso Golden Selection 2016 (nella foto a destra con il Presidente dell’Associazione Pegasus Roberto Sarra) ed è stata subito editata dalla Pegasus Edition.
Cosa ne penso
In queste poesie, Tiziana Sartorati esprime tutta se stessa attraverso stati d’animo che giungono al lettore in maniera immediata.
Un che di magico pervade le parole e porta quasi ad immaginare l’emozione provata nel momento in cui le ha scritte. Versi dettati sì dal cuore, ma non smaccatamente autobiografici, come se una sorta di pudore a mostrare la completa nudità della sua anima la frenasse. E, forse, è proprio questo modo di non essere mai espositrice di sè che trasforma il personale in universale, in un qualcosa dove chiunque può ritrovarsi e ritrovare la propria intima essenza.
Con occhio disilluso, ma pronto a godere del mondo che la circonda, la poetessa va alla ricerca del significato che genera l’inquietudine in noi esseri umani. Con coraggio scandaglia i fondali dell’animo, ma non è soltanto questo la sua poesia.
Spesso la troviamo quasi incantata di fronte allo spettacolo della natura, dalle sue manifestazioni più gioiose a quelle più violente (Silente scende la neve/e un merlo infreddolito/che fra sterpi si cela/invano cerca cibo/C’è pace tutto intorno/non cantano le allodole/I frutti suoi la terra/gelosa li nasconde/Silente scende la neve/e di bianco il mondo copre).
Grande, nella sua semplicità, appare questa raccolta di pascoliana poetica, dove lo sguardo puro da fanciulla della Sartorati è indirizzato non soltanto verso se stessa, ma anche verso gli altri, la natura, il mondo e la storia.
Bello anche il suo modo di sentirsi poetessa e i pensieri che dedica alla poesia stessa continuando, anche con questo tema, a regalarci battiti al cuore, come in “Poesia è…”
Poesia è…
un frammento di pensiero
una scheggia di sé
trascritta in parole.
Intime e profonde
s’incuneano nella mente
per raggiungere il cuore
di tutta quella gente
che anela all’infinito
E traccia lascia
e supera la morte.
“Sottovoce” può essere acquistato in tutte le librerie, anche on line, o direttamente alla Pegasus Edition
Tiziana Sartorati 13 March 2017
Felice della tua recensione, e lusingata, ti ringrazio dal profondo dell’anima.
Dianora Tinti 13 March 2017
Cara Tiziana, tutto ciò che scrivo è esattamente quello che penso. Non riuscirei a fare diversamente… Mi sono emozionata veramente molto a leggerti. Una silloge che tocca l’anima per profondità, delicatezza e semplicità. Ancora i miei complimenti…