Una graphic novel per Virginia Woolf
Il 25 gennaio del 2022 è stato il 140° anniversario della nascita di Virginia Woolf e la casa editrice BeccoGiallo per l’occasione ci regala una sua affascinante biografia a fumetti, realizzata da Liuba Gabriele.
Scrittrice, saggista sempre attivamente impegnata nella lotta per la parità di diritti fra uomini e donne, Virginia Woolf rimane una delle figure più importabti della letteratura del XX secolo.
Fra le sue opere più famose, ricordiamo La signora Dalloway, Gita al faro, Orlando.
Grazie a Fausto Bailo e alla Premiata Libreria Marconi di Bra (Cn) siamo riusciti ad intervistare Liuba Gabriele che ha realizzato la graphic novel.
Liuba, qual è stata la scintilla che l’ha portata a realizzare la graphic novel Virginia Woolf?
Quando, ragazzina, scoprii i suoi romanzi, ne rimasi folgorata, oltre a influenzare in maniera decisiva la mia idea di letteratura, colpirono fortemente la mia sensibilità.
La Woolf rimase un punto di riferimento cui tornare negli anni, con intatto stupore, nelle mie riletture e ne approfondii la biografia.
Quando lessi il volume Adorata creatura, epistolario tra lei e la scrittrice Vita Sackville-West, iniziai a disegnare alcune vignette che ritraevano le due donne, fisicamente lontane ed emotivamente legate dalle parole che si scambiavano attraverso le lettere. Scattò così l’idea di dedicare a Virginia Woolf una graphic novel, pensai che mi sarebbe piaciuto reinterpretare, attraverso il linguaggio del fumetto, alcuni momenti salienti della sua vita.
Com’è nata la sua collaborazione con la casa editrice BeccoGiallo?
Proposi a BeccoGiallo un soggetto iniziale e alcune tavole rappresentative dello stile grafico che avrei utilizzato per caratterizzare il fumetto. Il progetto suscitò l’interesse dell’editore e iniziò così la nostra collaborazione. Mi piacque molto la fase di stesura della sceneggiatura, scrissi i testi in maniera molto fluida, come fossero stati presenti in qualche parte di me da tempo.
Quale tecnica grafica ha utilizzato per creare le sue tavole?
Ho realizzato i disegni e la colorazione direttamente su carta, con le matite e aggiunto alcuni ritocchi in digitale.
Cosa l’ha incuriosita di più dell’eclettica personalità di Virginia Woolf?
La sua sensibilità straordinaria, che ritroviamo anche nella scrittura e che la carica d’intensità, vitalità e profondità, l’acutezza nell’esaminare ciò che si cela nell’animo umano, il bisogno di scrivere e l’amore per la parola, la capacità di esprimere sé stessa e realizzarsi, nonostante le difficoltà e gli eventi drammatici che hanno segnato la sua vita, l’autonomia intellettuale e il suo aver infranto convenzioni sociali, l’impegno civile.
Secondo lei, lo spirito anti conformista di Virginia Woolf alberga nel cuore delle giovani generazioni?
Immagino che molte persone sentano il bisogno di avere un rapporto quanto più autentico possibile col proprio io. Coltivare il valore della libertà, dell’autocoscienza, richiede capacità di analisi, forza mentale, a volte coraggio e molto rispetto per sé stessi.
Che cosa potremmo donare di noi agli altri se non fossimo autentici? Come potremmo essere autentici se non permettessimo alla nostra unicità di manifestarsi? Come potrebbe manifestarsi se ci limitassimo a replicare passivamente idee e comportamenti dettati dalla maggioranza? Come potremmo sentirci felici, appagati e vivi se, per uniformarci, sacrificassimo la nostra identità? Come potremmo sentirci?
Ogni cambiamento nel mondo avviene perché qualcuno, a un certo punto, pensa e agisce in modo nuovo. Mi auguro e ho la speranza che, le generazioni di oggi e del futuro, aspirino a conoscere e a sviluppare il proprio potenziale umano e a diventare parte attiva nel rinnovamento della società.