Valeria Massenzi, tra cinema e televisione senza tralasciare FaceBook…
di Dianora Tinti
Ho avuto il piacere di conoscere Valeria Massenzi qualche anno fa, tramite una comune amica.
Laureata in lettere al Dams dell’Università di Roma Tre, è scrittrice e collabora con varie produzioni cinematografiche e televisive.
Nel 2007 si classifica alla finale del Festival Internazionale della Fiction di Roma con un progetto di mini serie, scritto insieme a Massimo De Pascale.
Nel 2009 vince il premio al Festival del Cortometraggio di Roma, collaborando alla realizzazione di “Vite parallele”, un corto diretto da Fulvio Spagnoli.
Ha anche pubblicato un romanzo: “Primavera a Novembre” edito da Alpes Italia.
Attualmente sta lavorando ad un importante progetto cinematografico.
A parte il curriculum di tutto rispetto, Valeria Massenzi mi ha incuriosito subito per la sua poliedrica personalità.
Per questo, prima di parlare del suo ultimo libro Feisbuk Tra vip e svip vorrei farvi conoscere qualcosa in più di lei e della sua vita.
Che è una bella donna lo si vede dalle foto, ma se ci addentriamo un po’ di più nei suoi occhi scuri ci accorgiamo che in lei c’è dolcezza, ma anche determinazione…
Come ti definiresti, le chiedo.
Prima di tutto saluto i lettori di Letteratura e dintorni. Poi passo a risponderti. Allora, vediamo cosa posso dirti di me?
Sicuramente che sono una persona combattiva e determinata.
Essendo del segno del cancro, ogni tanto ho dei momenti no e crollo. Ma mi rialzo sempre velocemente, anzi direi che risorgo come l’araba fenice.
E poi sono generosa e nel limite del possibile disponibile nei confronti degli altri.
Nel tuo ambiente però molte volte l’essere troppo disponibili non paga…
Ah questo sicuramente! Ma io no sono il tipo che si fa prevaricare. Rispetto gli altri ma pretendo lo stesso.
Dico sempre quello che penso, sia nel bene che nel male. Ah, odio gli opportunisti ed “i lecchini”. L’onestà per me è fondamentale.
Tu lavori molto per progetti cinematografici e lo fai ad ottimi livelli…
La scrittura è una cosa che mi piace moltissimo, mi prende sia di “testa” che di “pancia”, ma sono fondamentalmente una persona molto curiosa e quindi per anni ho spaziato da un settore all’altro: banca, aeroporto, segretaria di direzione di una multinazionale francese per dirne alcuni.
Poi però torni sempre alla scrittura…
Beh sì, il primo amore non si scorda mai!
E la famiglia, che tipo di compagna e di mamma sei?
Dico sempre la mia, anche se nessuno me lo chiede e sono una pessima suocera. Meno male che non ho figli maschi…
Insomma sono una gran rompiscatole!!
Dol’s Magazine – Donne & New Media dal 1999 di Valeria Massenzi
“Feisbuk tra vip e svip”. Di cosa parla.
Beh, già dal titolo è evidente di che cosa Valeria Massenzi parli nel libro…
L’autrice, nonostante non lo faccia esplicitamente, pone una domanda a personaggi famosi e a persone comuni: “FaceBook: diavolo o acqua santa?”E così l’attrice, il regista, il giornalista, ma anche il pasticcere, la studentessa, l’infermiere, l’ingegnere o la pensionata sono pronti a portare la loro testimonianza su come è stato l’approccio con questo rivoluzionario mezzo di comunicazione.
Un viaggio nell’Italia del web per cercare di interpretare un fenomeno sociale che ha mille sfaccettature e che, proprio per questo, è difficilmente incasellabile.
Cosa ne penso
Già dalla accurata ed intelligente prefazione del giornalista Vittorio Introcaso, l’inviato RAI noto per le tante trasmissioni di successo fra cui ricordo “L’Italia sul 2” e “Uno Mattina”, si capisce che siamo di fronte a qualcosa di più che una semplice carrellata di interviste a nomi noti e non.
In Feisbuk Tra vip e svip c’è la volontà di addentrarsi nei cunicoli, non sempre illuminati, di questo ormai interplanetario “libro dei volti” .
Tempo fa, ho letto un articolo del “The New York Times” nel quale si parlava di FaceBook in questi termini: “Generation FB: una dipendenza oppure una moda? “
Ecco, più o meno Valeria Massenzi ha cercato di capire questo: è una moda, una malattia oppure un’opportunità?E lo ha fatto attraverso le testimonianze di tanti personaggi, proprio per dare l’opportunità a chi legge di avere davanti un ventaglio di esperienze e giudizi.
Finalmente nessuna pretesa di dare soluzioni, niente accanimento accademico, ma semplicemente il desiderio di contribuire con storie dirette da parte di coloro che con il network vivono, lavorano, convivono o semplicemente si divertono.
Una presenza invisibile quella dell’autrice che non dà giudizi, ma con onestà intellettuale lascia la risposta ad ognuno di noi che sceglierà l’uso e la visuale più adatta a sé.
Perché se da una parte c’è chi vede in FB l’opportunità di restare in contatto con persone lontane, la possibilità di riallacciare rapporti interrotti o quella di fare nuove amicizie, dall’altra non mancano coloro che temono di restare impigliati in questa rete virtuale che spesso nasconde anche grandi insidie, specialmente per i più giovani.
Feisbuk Tra vip e svip è un libro che attira e si fa leggere bene.
Sapere quale è stato l’approccio “feisbukkiano” (si può dire così??) della famosa regista Cinzia Torrini (Elisa di Rivombrosa 2), dell’attrice Mita Medici o semplicemente della signora della porta accanto (così simile a noi…) crea immediatamente una forte curiosità e non soltanto.Ci sentiamo in qualche modo “in intimità” con i personaggi intervistati, perché con loro condividiamo frammenti di vita, notizie, emozioni in un’ottica collettiva e sociale che ci fa sentire parte di una rete.
E, se questa volta, ad aggregare è un libro anziché uno schermo del computer o del cellulare… tanto meglio!!