Ventimila leghe sotto i mari diventa un fumetto
Senza dubbio Ventimila leghe sotto i mari , dell’indimenticabile Jules Verne anticipatore della fantascienza, è un romanzo sulla quale il tempo non posa mai la polvere: una storia longeva, un evergreen.
E ci piace pensarlo mentre legge questa bella trasposizione a fumetti del libro, illustrato da Francesco Lo Storto e sceneggiato da Fabrizio Lo Bianco (tra pochi giorni pubblicheremo anche la sua intervista). Magari su una nuvola, seduto ad uno strano bistrot, insieme ad altri grandi della letteratura come Maurice Leblanc ideatore di Arsène Lupin e Georges Simenon padre del Commissario Maigret, le cui storie sono diventate anche fumetti, grazie a Monkey Punch al duo Odile Reynaud e Philippe Wurm.
Per questa intervista un enorme grazie a Fausto Bailo e alla Premiata Libreria Marconi di Bra (Cuneo).
Francesco Lo Storto, Illustratore
Quali sono stati i suoi inizi sul mercato editoriale?
“Ho cominciato nel 2003- 2004 vincendo un concorso bandito da XcomiX Edizioni Coniglio e realizzando poi un paio di storie brevi di tipo erotico”.
Quando è entrato a far parte del progetto editoriale che ha permesso la nascita della graphic novel Ventimila leghe sotto i mari?
“Collaboro con l’editoria francese da circa tre-quattro anni. Ventimila leghe sotto i mari è la mia seconda collaborazione con la casa editrice francese Glenat con la quale ho anche realizzato Salamina un fumetto a carattere storico all’interno di una collana dedicata”.
Quale tecnica grafica predilige per le realizzazioni delle sue tavole?
“Di solito realizzo sia le matite che le chine manualmente, ossia senza l’ausilio di tavolette grafiche, se non per la fase iniziale di storyboarding. In generale preferisco l’uso di matite, pennelli pennini e pennarelli di vario tipo e marca”.
Tra le molte tavole che ha realizzate, ce n’è una che la colpita in maniera particolare?
“Ce ne sono diverse di cui sono abbastanza soddisfatto. Generalmente quelle realizzate come prove per le case editrici sono quelle che preferisco. Mi viene in mente ad esempio quelle realizzate per un progetto molto interessante sui viaggi nel mondo dei morti che però purtroppo non ha avuto sbocco editoriale”.
Fra le storie che ha illustrato, c’è un personaggio che ama di più?
“Pochi mesi fa in Francia, sempre con Glenat, è uscito Salamina una storia sulle guerre tra Persiani e Greci. Tra i personaggi che ho disegnato in quella storia mi è piaciuto tanto Temistocle, ma anche in Ventimila leghe sotto i mari, Nemo mi ha affascinato molto”.
C’è un libro che la ispira in maniera particolare per la creazione di una graphic novel?
“Sono un grande appassionato di fantascienza per cui se me ne fosse data la possibilità, sicuramente un racconto tratto da un libro di Isaac Asimov o Philip K. Dick ma anche Friedrich Durrenmatt“.
Quale tavola riassume meglio la sintesi del fumetto?
“Secondo la mia opinione, il fumettista ha un percorso di evoluzione del suo segno che lo accompagna per tutta la sua carriera. Mi viene quindi difficile trovare tra le mie tavole una che sia più emblematica rispetto alle altre”.
Progetti per il futuro?
“Attualmente sono impegnato con Glenat con la quale ho impegni di riservatezza, inoltre considerando che ogni progetto ti impegna per circa un anno, non posso esagerare troppo con gli impegni editoriali. Ho però il desiderio di realizzare una grafic novel su un mio soggetto che ho già pronto, ovviamente a contenuto fantascientifico“.