Un viaggio chiamato vita di Banana Yoshimoto
Questa settimana ho scelto di recensire questo libro perché Banana Yoshimoto è una autrice particolare, oltre che arcinota, che ha un legame particolare con l’Italia che ama molto come i suoi numerosi amici che qui vivono.
Nonostante i critici non la annoverino ancora tra i “grandi” della letteratura, Banana Yoshimoto ha recentemente dichiarato di voler vincere il Premio Nobel per la Letteratura.
Apprezzata in molti Paesi, ha venduto più di sei milioni di copie in tutto il mondo.
DI COSA PARLA
Il primo amore, le emozioni che si provano con la maternità, le sensazioni che respirano con il vento, il rumore del mare, i dolori… è la vita?
Viaggi fatti di ricordi, incasellati l’uno nell’altro, anche se lontani e diversi ed anche una inedita Tokyo anni settanta..
COSA NE PENSO
Un viaggio chiamato vita è un libro che, pur toccando tematiche importanti, risulta per chi legge delicato e leggero.
Banana Yoshimoto racconta le sensazioni che si provano partendo da un profumo, dal rumore del vento, dall’odore della pioggia.
Con pochi dettagli riesce a spiegarci la vita e come un ricordo ci possa portare indietro nel tempo, al centro di un dolore mai del tutto dimenticato.
E così il lettore viene trasportato nel mondo della scrittrice e prova insieme a lei le stesse sensazioni: malinconia o gioia che sia.
Alla fine Banana Yoshimoto, quasi con pudore, ci sussurra poi qualcosa di semplice ma importante e cioè che nella vita bisogna cogliere tutte le cose che per noi contano veramente, non perdere la fiducia negli altri e, soprattutto, non sprecare tempo, perché è un bene troppo prezioso….Insomma, un libro piacevole dai buoni sentimenti… che, alla fine, non guastano mai.