Quarantena Roma, il nuovo libro di Dario Giardi
Quarantena Roma
di Dario Giardi (Robin Edizioni, 2018, pagg.177)
Chi è Dario Giardi
Dottore di ricerca in campo energetico ambientale, oltra alla professione ufficiale, ama molto la scrittura, l’archeologia misteriosa e la fantascienza.
“Essendo molto curioso per natura, oltre che gemelli nello zodiaco, mi annoio facilmente e mi piace sperimentare,” ci dice “ infatti sono sempre alla ricerca di idee e storie che possano dare al lettore qualcosa di nuovo.”
Ha iniziato a scrivere come autore di guide turistiche e ciò gli ha dato l’opportunità di conoscere luoghi inesplorati e storie nascoste che poi hanno ispirato i primi suoi libri.
Ha pubblicato saggi e romanzi fra i quali La ragazza del faro e il thriller Dna, ambedue per Leone Editore.
Finalista al Premio Urania Short, è tra i fondatori del Collettivo Italiano di Fantascienza.
Di cosa parla Quarantena Roma
Il romanzo si svolge nell’anno 2100 a Roma, anche se un passato relativamente vicino, intorno al 2066, svolge un ruolo importantissimo nello svilupparsi della storia. E’ infatti in quest’anno che sul Monte dei Cocci, nel Rione storico di Testaccio, il nonno di Flavio, il protagonista, fa una scoperta archeologica particolare che tanto avrà a che fare con la vicenda.
Inizia tutto con una notte da incubo: aggressioni e omicidi come mai si era visto nell’arco di poche ore. Flavio è costretto a casa da una brutta febbre, ma nel dormiveglia riesce a sentire il suono delle sirene che ha preso il posto del silenzio dei motori elettrici e a percepire qualcosa di strano.
Mentre combatte con vicende sentimentali, il fidanzamento con Greta è piuttosto in crisi, si rende conto, prima superficialmente, poi constatandolo di persona, che qualcosa di inquietante sta accadendo in città. Una specie di isteria collettiva sta contagiando tutti, rendendo le persone aggressive e pericolose anche nei confronti dei familiari.
In questo marasma, Flavio trova per caso Emma, e la salva dal padre che, ormai con la mente fuori controllo, tenta di ucciderla. Un incontro che si rivelerà particolarmente significativo…
“Si vede quanto ancora sia sconvolta per quello che ha vissuto. Sembra il fantasma di una sirena dal cuore spezzato, eppure conserva una luce negli occhi, una luce che è stata capace di farmi dimenticare Greta e il nostro importante appuntamento.”
Si scopre ben presto che tutto parte da una febbre che innesca il virus infettante. Gli esseri umani si trasformano così
in persone impazzite, pericolose e forti come zombie.
La situazione peggiora velocemente e, solo dopo pochi giorni, Roma è sconvolta e deserta. I pochi che osano avventurarsi per le strade, lo fanno all’alba, quando gli infetti concedono a tutti una breve pausa.Intanto il protagonista, con un gruppo di amici, tenta di sopravvivere nascosto in una zona isolata della città.
E mentre il contagio si espande ben oltre i confini della città, Flavio, Emma e i suoi amici, si trovano invischiati in una storia dove Città del Vaticano, fede, leggenda e la scoperta misteriosa fatta al Testaccio tanti anni prima, giocano un ruolo di primo piano.
Cosa ne penso
Definire come genere questo romanzo non è facile: thriller, horror o fantascienza?
Del thriller ha sicuramente la suspense e la tensione, dell’horror gli aspetti che alimentano le paure ancestrali radicate nell’inconscio collettivo di tutti noi e l’ambientazione nel futuro, anche se non troppo lontano, lo rendono un romanzo di fantascienza a tutti gli effetti, con annessi e connessi.
Un mix che, comunque, non è raro trovare ormai in letteratura, dove i generi sono sempre meno “puri” e le contaminazioni all’ordine del giorno.
C’è però qualcosa che rende questa storia diversa dalle altre. Innanzi tutto l’ambiente, molto simile a quello in cui viviamo, a parte inevitabili cambiamenti dovuti all’evolversi della tecnologia. E poi la datazione, anche questa vicinissima, in fondo il 2066 o il 2100 sembrano proprio dietro l’angolo. Niente di eclatante, nemmeno nei personaggi, che potrebbero essere i nostri vicini di oggi: stesse pulsioni e paranoie, aneliti e sentimenti, quasi a dimostrare che l’essere umano, in questo senso, continua ad essere simile ai suoi antenati, nonostante l’evoluzione del suo livello cognitivo.
Personaggi realistici, quindi, ben calati in una città che, nonostante le connotazioni fantascientifiche, non si distacca poi molto dalla Roma che conosciamo.
Altro pregio dell’opera è il competente approccio al problema dei cambiamenti climatici. Forte delle sue conoscenze professionali e di validi aiuti esterni, l’autore inquadra bene il problema che già oggi ci affligge e lo proietta nel futuro, e nella vicenda narrata, con una credibilità eccellente.
Un romanzo scorrevole fino alla fine, supportato da una scrittura veloce, capace di creare immagini curate e di incuriosire. Interessante la parte più ricca di adrenalina, quella degli scontri con gli uomini/zombie, dove la tensione rimane sempre alta, impedendo al lettore di rilassarsi e abbassare la guardia.
Dario Giardi si dimostra abile anche nell’inserire aspetti misteriosi, legati al ritrovamento di reperti durante alcuni scavi archeologici, dando forza alla storia e aumentando quella serpeggiante inquietudine che pervade tutto il romanzo.
Una lettura sicuramente consigliata, e non solo agli amanti del genere.